“Cos’altro c’è allora, oltre al prodotto artistico, al paziente e all’emozione? Cos’altro? L’immaginazione. Secondo me, la terapia con l’arte ha la precedenza su tutte le altre terapie, perché attiva l’immaginazione e le consente di materializzarsi, cioè di entrare nel mondo attraverso le emozioni del paziente.”
J. Hillmann
Che cos'è l’arteterapia?
L’arteterapia può essere definita come l’insieme dei trattamenti terapeutici che utilizzano come principale strumento il ricorso all’espressione artistica allo scopo di promuovere la salute e favorire il benessere; si propone come una tecnica dai molteplici contesti applicativi, che vanno dalla terapia e la riabilitazione al miglioramento della qualità della vita. Le risorse utilizzate riguardano le potenzialità che ogni persona possiede di elaborare il proprio vissuto e di esprimerlo creativamente. Il focus dell’arteterapia, più che sul prodotto artistico finale, è sul processo creativo in sé. Ciò che è importante è soprattutto l’esprimersi, il creare. L’atto di produrre qualcosa di creativo permette all’individuo di accedere agli aspetti più intimi e nascosti di sé, di esprimere le proprie emozioni, di sperimentare e potenziare abilità spesso ignorate o inutilizzate. In questo senso il processo creativo, al di là del contenuto e del risultato finale, è già terapeutico in sé (Gettings, 1966).


In che modo l’arteterapia può diventare momento di cura e terapia?
Ci sono una serie di caratteristiche intrinseche al fare arte che rendono l’impegnarsi in questa attività di per sé terapeutica. È stato dimostrato che quando una persona è immersa in un’attività creativa riceve una serie di sollecitazioni a livello fisico, intellettuale ed emozionale che portano a mutamenti organici e psicologici che favoriscono i processi di guarigione.
Fare arte riprende le modalità di conoscenza e azione sul mondo tipiche del bambino. Vi è infatti, come nel gioco infantile, una totale presenza e coinvolgimento verso ciò che si sta vivendo. In questo senso, l’arteterapia, oltre a costituire un mezzo elettivo per “lavorare” con i bambini, favorisce un allargamento degli schemi abituali con i quali l’adulto vede e si relaziona alla realtà, sia interna che esterna, e lo aiuta a individuare, contattare e sperimentare tulle le potenzialità inespresse, sia dentro che fuori di sé.
Le tecniche legate all’arteterapia permettono che avvenga la comunicazione tra la mente e il corpo e che si istauri un rapporto più fluido ed equilibrato, e dunque più sano, tra questi due inscindibili aspetti che ci costituiscono, troppo spesso vissuti in maniera separata.
Come si è sviluppata?
Sin dalla sua nascita l’arteterapia si è subito sviluppata principalmente come strumento di sostegno nelle cure psichiatriche di persone con gravi disturbi psichici. Fu infatti presto chiaro a medici e psicologi che queste persone riuscivano ad esprimersi meglio con il corpo o con i gesti, ad esempio modellando la creta, ballando o raffigurando nei disegni le proprie angosce e i propri stati d’animo, piuttosto che attraverso le parole, per cui il ricorso all’espressione artistica poteva aiutarle a superare le gravi difficoltà di comunicazione, tipiche delle persone affette da questi disturbi. Tali risultati portarono ad estendere l’uso di queste tecniche anche a pazienti con disturbi “meno gravi”, come ad esempio disturbi d’ansia e disturbi dell’umore, nei quali si riscontra, grazie all’uso dell’arteterapia, un aumento dell’autostima, un consolidamento dell’Io e un miglioramento delle capacità di socializzazione (Pasanisi, 2001).
Qual è la finalità di un intervento arte terapeutico?
Ciò che rende efficace un intervento arte terapeutico è la capacità di avviare, sostenere e dare valore al processo creativo, inteso come atto significativo non solo per lo sviluppo cognitivo ed emotivo dell’individuo ma anche per il suo benessere (Della Cagnoletta, 2010). L’obiettivo di un processo di crescita è giungere a percepirsi integrati e coerenti (Holm-Hadulla, 2003), in questo senso, il processo creativo si contraddistingue proprio in quanto atto di integrazione fra livelli di esperienza diversi, interni ed esterni che facilitano una nuova acquisizione logico-razionale o emotiva.
Accade spesso in arteterapia che la persona si apra a nuove dimensioni dell’esperienza, l’utilizzo dei vari materiali artistici, infatti, facilita l’incontro con il mondo estetico, il quale evoca sensazioni, percezioni, emozioni e talvolta ricordi passati. La loro attualizzazione e integrazione nel vissuto presente costituisce la finalità di ogni intervento arte terapeutico rendendo il lavoro in arteterapia così significativo (Della Cagnoletta, 2010).

Bibliografia
Della Cagnoletta, M. (2010). Arte terapia. La prospettiva psicodinamica. Roma: Carocci Editore.
Gettings, F. (1966). You are an artist: A pratical approach to art. New York: Hamlin.
Holm-Hadulla, R.M. (2003). Psychoanalysis as a Creative Shaping Process. International Journal of Psychoanalysis, 84, 1203-1220.
Pasanisi, R. (2001). Una nuova scuola psicoterapeutica in Italia: l’Arteterapia. Psychomedia telematic review. Disponibile su www.psychomedia.it/pm/arther/art-ther/scuola.htm.